"[...] La popolazione è in ginocchio e il proprio Paese in vendita.
Vederla tutta riunita questa cosca ci umilia, dovremmo avere il coraggio dei libici ma a noi è stato tolto anche quello, in Libia c'era un solo dittatore, da noi mille dittatori che non hanno solo affamato la popolazione ma l'hanno calpestata al punto che si sta ancora in ginocchio incapaci di sollevare le mani dalla terra. Facce che fanno vergogna, che passeranno alla storia come la DIARREA ITALIANA. Questo periodo storico del nostro Paese verrà ricordato proprio così dai nostri figli che condanneranno anche il nostro comportamento, la nostra ignavia, la nostra vigliaccheria e incapacità di lottare, per conservare i diritti che i nostri padri ci avevano assicurato con il loro sangue. Abbiamo sopportato che la mafia scrivesse le leggi per noi, abbiamo sopportato che mastro Titta dettasse legge ai lavoratori, che i sindacati curassero gli interessi dei padroni, che le associazioni malavitosi gestissero i nostri soldi. Abbiamo permesso che le migliori menti andassero ad arricchire altri popoli e noi affidare agli asini le leve del potere.
Certo è anche nostra la colpa se queste cosche hanno potuto sfregiarci e sfregiare il nostro Paese. Mentre celebriamo la Messa da requiem chiediamo alle generazioni future di perdonarci: l'Italia muore ma noi siamo ancora vivi per raccogliere le macerie e ricominciare a costruire!
Voglio gridare anche io come i nostri eroi morti per la libertà: W L'ITALIA!"
commento della Sig.ra Maria Pia Caporuscio in risposta al seguente articolo "La musica è finita" , pubblicato sul blog di Beppe Grillo del 25 / 08 / 2011.
Chiunque lei sia, se mai la incontrassi per strada, le offrirei un caffé, anche nel caso in cui non me lo potessi permettere.
fonte: http://www.beppegrillo.it