...e le commedie romantiche / ...and romantic comedies

Non so voi, ma io sono letteralmente drogata di commedie romantiche, ne ho proprio un bisogno fisiologico.
Penso di averne visto un numero talmente imbarazzante da far impallidire i produttori stessi.

Però ho deciso di smettere.

Smetto perché sono irreali.
Smetto perché sono tutte uguali (ma va? E' proprio questo il fulcro: sai esattamente come andrà a finire e gongoli proprio per questo).
Smetto perché, a lungo andare, non fanno bene.
Smetto perché, nonostante nei film si comportino come delle pazze ossessive/compulsive, le protagoniste sono sempre fighe (Katherine Heigl -ormai detentrice assoluta del premio "attrice da film romantici dell'anno"- ne é il più chiaro esempio) e riescono ad accalappiare dei pezzi di figlioli del calibro di Gerard Butler o Matthew Goode.
Smetto perché non ci crede nessuno che queste (le protagoniste di cui sopra, ndr) escano di casa con i capelli PERFETTI (notate: hanno sempre pettinature impeccabili e complicatissime, come a dire "guarda cosa ci succede appena ci mettiamo due forcine").
Smetto perché finisco, SEMPRE, con il commuovermi e il tifare calorosamente per i protagonisti.
Smetto perché al prossimo "awwwn" che emetto mi prendo a pugni da sola.
Smetto perché il gelato alla nocciola è diventato il mio migliore amico (sì, quello con i pezzettini di noccioline tanto buoni...quelli che, in tutta la loro dolcezza, vanno a finire direttamente sul popò).

Smetto perché passo più tempo a sognare che a fare.

Ed, infine, smetto perché voglio credere in amori reali, quelli fatti di persone e situazioni, incontri, sguardi e risate vere, che non seguono un copione.
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Ma il post si è fatto troppo serio e ciò non va bene.

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Vi racconto ciò che ha reso possibile questa mia redenzione.

Vi ricordate di A., il fanciullo di cui vi avevo parlato in questo breve post? Ecco, com'è arrivato se n'è andato.
Ha cambiato lavoro e ora non lo vedrò più.
E' finita.
Non c'è più.
Fine.
Kaputt.
Ci fosse mai stato qualcosa, poi.

Non penso lui mi abbia mai considerato più di tanto, ma avrei potuto ALMENO provarci ad avere una conversazione contenente più di 3 sillabe.

Ma analizziamo: non c'è stato niente PERCHE'? Perché la sottoscritta, presa da una timidezza che surclassa ogni umano pensiero, non ha fatto niente. NIENTE.
L'ha sognato (tanto).
L'ha pensato (troppo).
L'ha bramato (meglio non dire quanto).
Ma non ha mai, e dico MAI, fatto realmente qualcosa. Un blocco di dimensioni EPICHE. Capacità di proferire anche solo un qualche cosa di ipoteticamente sensato non pervenuta.

Lui era (è, non è morto) meraviglioso. Gentile, educato, simpatico, maturo, naturalmente bello come il sole (ha degli occhi, ma degli occhi...e un sorriso, UN SORRISO....ok, la pianto. Peggio di una dodicenne in tempesta ormonale.)

La sottoscritta invece (quando la smetterò di parlare in terza persona sarà sempre tardi) non è né particolarmente bella né particolarmente figa (son due cose distinte), é estroversa quanto un coniglio che sa di andare al macello e simpatica (in quei momenti) quanto una pedata lì dove non batte il sole.


Comunque, la sottoscritta (aridàje) ha deciso che è tempo di reagire.
E' tempo di smettere di fantasticare troppo ed iniziare a fare. A buttarsi nelle cose. A non cercare qualsiasi possibile spiegazione/significato in ogni singolo gesto compiuto dal malcapitato di turno. A rischiare e provarci.
Facile a dirsi.


E' definitivo: le commedie romantiche non mi avranno più*.


Beh, forse una tantum.


Baci!


ps. Vi piace il nuovo layout del blog? Mi ero stufata di tutto quel rosa, così è più pulito :)

*non penso che la mia relazione con il gelato alla nocciola risentirà di questa decisione.


NB. The English translation will be available as soon as I can!! Kisses!! :D