venerdì 31 dicembre 2010

Richard Avedon

Dovima with Elephants - 1955


"Ho deciso per una serie di no. No alla luce raffinata, no alle composizioni artefatte, no alla seduzione delle pose o della narrativa. E tutti questi no mi hanno portato verso il "sì". Ho uno sfondo bianco. Ho la persona che mi interessa e quella cosa che accade tra noi." -cit. Richard Avedon-

Il resto lo lascio dire alle sue foto.


"I've worked out of a series of no's. No to exquisite light, no to apparent compositions, no to the seduction of poses or narrative. And all these no's force me to the "yes." I have a white background. I have the person I'm interested in and the thing that happens between us." -quote: Richard Avedon-

I'll let his photos say all the rest.


Veruschka - 1967

Nureyev - 1961

Sophia Loren - 1970

Janis Joplin - 1969

Marcel Duchamp - 1958

Katharine Hepburn - 1955

Suzy Parker - 1952

Malgosia Bela - 2000

The Comforts Portfolio


All the photos are taken from http://www.richardavedon.com/
No copyright infringement intended.

mercoledì 29 dicembre 2010

Le 5 donne più famose nella moda del 2010 - The 5 most famous women in fashion of 2010

Visto che siamo quasi alla fine di questo 2010, ho pensato di stilare una classifica delle 5 donne più famose nel campo della moda per quanto riguarda l'anno che sta per terminare.
Prima di iniziare però ci terrei a fare due precisazioni:

-  con l'aggettivo "famose" non intendo "potenti" (anche se ovviamente la loro
    fama ha procurato loro una grande potenza), quanto proprio il livello di
    conoscenza che anche gente non "del campo" ha di queste donne.

-  mi riferisco al solo anno 2010 e prendo perciò solo in considerazione i
    personaggi che secondo me hanno riscontrato un fortissimo incremento
    della loro popolarità nel corso quest'anno.


Enjoy! :)


As we’re almost at the end of 2010, I’ve decided to write down a chart regarding the 5 most famous women in the fashion field as far as this ending year is concerned.
Before starting with it, I’d like to clarify two points:

- when I use the word “famous” I don’t mean “powerful” (even though their fame has given them great power) ; I’m rather referring to these women’s level of notoriety among those people who are not in the fashion field.

- as I’m referring just to the year 2010, I’m taking in consideration just those personalities who have experienced a high increase of their popularity during this year. 


Enjoy! :)



5. Olivia Palermo

    Protagonista di uno dei reality più seguiti nella storia di Mtv, socialite
    newyorkese, volto di campagne pubblicitarie e con uno spiccato gusto
    per la moda. Nonostante il fisico da dodicenne da fare veramente
    impressione, Olivia Palermo sembra davvero sapere il fatto suo in fatto
    di stile, tanto da essere considerata oggi una vera e propria icona.
    Personalmente adoro il suo gusto nel vestirsi, ma non mi piace la sua
    attitudine: considerarsi già una diva senza aver combinato realmente
    qualcosa mi sembra una mossa davvero troppo avventata.


    She’s one of the main characters in one of the most seen reality 
    shows in Mtv’s history, a NY socialite, the face of several 
    advertising campaigns and has got an exquisite taste for fashion. 
    Despite the twelve-year-old body (which sometimes truly scares me), 
    Olivia Palermo really seems to know what she’s talking about when
    it comes to clothes; therefore she’s considered today a real style icon. 
    Personally, I adore her taste in matter of clothes, but I don’t like her
    attitude: considering yourself already a diva without having made 
    actually anything seems to me a very rash move.




4. Lara Stone

   "Ha più fianchi, più curve, arrossisce ed è diversa; e per questo ci piace,
   perché è diversa", così Carine Roitfeld, futura ex direttrice di Vogue France,
   definisce la modella olandese Lara Stone, colei che ha fatto delle imperfe-
   zioni il suo punto forte e che, proprio per la sua unicità, quest'anno è stata
   la più richiesta nelle passerelle di tutto il mondo. Di una bellezza magne-
   tica, la Stone è diventata in poco più di un anno una delle più famose top
   model al mondo. Solo una parola: complimenti.


   “She’s got more hips, more curves, she blushes and she’s different; and 
   that’s why we love her, because she’s different”, with these words Carine 
   Roitfeld (future former director of Vogue France), describes the Dutch 
   model Lara Stone, the girl who made of imperfections her trademark and 
   who has been one of the most requested in the runways of all over the 
   world this year. With her magnetic beauty, Lara Stone has soon become 
   one of the most famous top models in the world. Just one world: congrats.




3. Miroslava Duma

    Già ampliamente conosciuta nel mondo del fashion system, Miroslava
    Duma è diventata negli ultimi tempi una vera e propria "celebrità" anche
    tra i non adetti ai lavori, grazie soprattutto alle foto scattatagli da perso-
    naggi come il grande Scott Schuman (http://thesartorialist.blogspot.com)
    o Tommy Ton (http://jakandjil.com). Di soli 25 anni, la ragazza è stata
    editore capo di Harper's Bazaar Russia, si è sposata con un magnate
    russo e in ottobre ha dato alla luce il suo primo figlio. In tutto ciò la cosa
    che più colpisce di lei è il grandissimo senso dello stile: sulla base del
    "less is more", Miroslava abbina spesso capi lineari ad importanti
    accessori; una ragazza tutta da seguire ed apprezzare.


    She was already widely known in the fashion system, but she’s 
    recently become a downright “celebrity” even among those people 
    who are not insiders, especially thanks to those photos taken to her
    by names like Scott Schuman (http://thesartorialist.blogspot.com
    or Tommy Ton (http://jakandjil.com). Aged only 25, Miroslava 
    Duma has been fashion editor of Russian’s Harper’s Bazaar, she’s 
    married with a Russian mogul and in October she gave birth to her 
    first child. Above all this, what strikes most about her is her brilliant 
    sense of style: on the basis of the motto “less is more”, Miroslava 
    often pairs clean pieces with big accessories; she’s a girl to follow 
    and to appreciate.

(AMO quella gonna - I LOVE that skirt)


Work in progress

Scusatemi se non ho più aggiornato il blog, ma sto preparando le basi per nuovi post! :D

Buona Giornata a tutti o miei lettori!! :)



I'm sorry for not having posted anything lately, but I'm working on some new posts! :D


Have a great day my dearest readers!! :)

sabato 25 dicembre 2010

Cosa indossare a Capodanno (e a qualsiasi altra festa): 7 consigli utili per scegliere il TUO abito - What to wear for New Year's Eve (and every other party): 7 useful tips to choose YOUR OWN dress



In questo periodo una delle domande che più sento è: "Che cosa metto la sera di Capodanno?"; come spesso accade con domande così generiche, la risposta è: dipende. Proprio per cercare di aiutarvi in questa scelta, ho deciso di fornirvi 7 piccoli (e spero utili) consigli su come scegliere il VOSTRO abito perfetto:


In this period one of the most frequently asked questions is: "What am I going to wear for New Year's Eve?"; as it often happens with such generic questions, the anwer is: it depends. Trying to help you with this choice, I've decided to give you 7 little (and I hope useful) tips on how to choose YOUR perfect dress:


1. Pensate all'occasione - Think about the occasion

    Il primo step per trovare il vostro abito ideale è sicuramente quello di capire
    bene il tipo di evento a cui dovrete partecipare: è una festa a casa di amici?
    Un party super elegante? Una tombolata con i parenti? Ognuna di queste
    situazioni comporta luoghi, persone e azioni diverse, di conseguenza
    l'abbigliamento deve essere appropriato e coerente. Pensate bene quindi al
    tono generale della serata prima di decidere cosa indossare.


    The first step to find your ideal dress is to understand the type of event
    you're going to take part in: does it take place at a friend's house or in 
    a super-elegant place? Are you going to play bingo with all your relatives
    or dance the whole night? Each one of these occasions includes different 
    kinds of places, people and actions, so the way you're dressed has to be 
    appropriate and coherent with them. Therefore, think about the general 
    tone of the event before deciding what to wear.



2. Trovate un mood oppure decidete un elemento da cui partire - 
    Find a mood or an item to start from

    Compreso il tipo di occasione, è ora di pensare al mood (ossia alla
    "sensazione") che vorreste esprimere durante quella serata con il vostro
    abbigliamento: potete partire da un'immagine, una foto, un colore o
    addirittura da un capo o accessorio che vi piace particolarmente; a
    partire da ciò che avete scelto inizierete a costruire il vostro look.


    Once you've understood the kind of event you're going to take part 
    in, it's time for you to think about the mood (i.e. the "feeling") you'd 
    like to convey through your outfit: you might start from an image, 
    a photo, a colour or even an item or accessory you really like and 
    from that you can begin thinking about your look.



    esempio di look creato da un mood (fatto da me ^_^):

    example of a look created from a mood (it's made by me ^_^):






3. Decidete un budget - Decide your budget

    Ora che avete deciso l'elemento da cui partire, dovete decidere un
    budget: a seconda della fascia di prezzo a cui fate riferimento cercate
    di capire quali sono i negozi che più fanno al caso vostro e che più si
    avvicinano al vostro gusto. Un consiglio nel consiglio: date un' occhiata
    anche ai negozi di fascia più alta. No, non per farvi del male, ma per
    trarre ispirazione; successivamente cercate di trovare un look simile
    alla fascia di prezzo desiderata (sembra difficile, ma in realtà ci vuole
    solo tanta pazienza!)


     Once you've choosen the element to start with, you should decide 
     your budget: depending on the price range you're referring to, try 
     to understand which shops best suit you and get close to your taste. 
     A tip in the tip: just take a look at those shops who sell more 
     expensive items, too. No, not for hurting yourselves, but in order to 
     take inspiration from them; if you see something you really liked in 
     one of those shops, try to re-create that look (or a similar one) using 
     items that belong to your price range; I know, it seems difficult, but 
     you just have to be very patient!



    Esempi (cliccate le frecce per scorrere le immagini e se volete vedere nel 
    dettaglio il prodotto cliccate sulla scritta azzurra presente sotto ogni 
    immagine):

     Examples (click on the arrows to slide the images and, if you'd like 
     to see product details, just click on the light-blue word(s) which are 
     under every image):







giovedì 23 dicembre 2010

Museo del Novecento



Progettato da Italo Rota e Fabio Fornasari ed inaugurato il 6 dicembre scorso, il Museo del Novecento celebra la propria apertura permettendo al pubblico di entrarvi gratuitamente sino al 28 di febbraio; quale migliore occasione perciò per ritrovarsi con le proprie amiche a pochi giorni dal Natale e passare un pomeriggio un po' diverso?
Ecco alcune delle opere che maggiormente mi sono piaciute:


Designed by Italo Rota e Fabio Fornasari and inhaugurated on December, 6th 2010, the "Museo del Novecento" celebrates its opening letting the public enter there for free until February, 28th 2011; therefore, which better occasion than this one to go there with a couple of friends, spending a different afternoon together before Christmas?
Here there are some of my favourites works:


mercoledì 22 dicembre 2010

Stilisti Emergenti: Wes Gordon - Emerging Designers: Wes Gordon



Il Designer:

Wes Gordon nasce ad Atlanta, Georgia, e successivamente si trasferisce a Londra, dove frequenta la celeberrima Central Saint Martins University of Art and Design (nella quale, ricordiamo, sono usciti designer del calibro di Stella McCartney, John Galliano ed Alexander McQueen). È proprio qui che ottiene il primo grande riconoscimento: nel 2009 gli viene infatti assegnato il grande onore di chiudere la prestigiosa sfilata annuale dell'università con la propria collezione, che suscita moltissimo entusiasmo. Da allora il nome Wes Gordon ha iniziato a diventare famoso in tutta Londra (prima) e nel mondo (poi) ed ora la sua collezione viene venduta da negozi del calibro di "Saks Fifth Avenue" e "Harrods".


The Designer:

Wes Gordon was born in Atlanta, Georgia, but then he moved to London, where he attended the famous Central Saint Martins University of Art and Design (in which also designers like Stella McCartney, John Galliano and Alexander McQuenn have previoulsy studied). It's there that he obtained his first great award: in 2009 he was chosen as the designer who had to close with his collection the prestigious annual University's press show. That collection generated a lot of enthusiasm and from that moment on Gordon has started to be known in all London (first) and in the whole world (then). Now his creations are sold in shops like "Saks Fifth Avenue" and "Harrods".

Red Carpets: i 10 migliori vestiti di sempre - Red Carpets: 10 best dressed ever

Tra centinaia (se non migliaia) di vestiti, sui famosi red carpets ne abbiamo viste davvero di tutti colori: da cigni morti fatti passare per abito (?) fino ad improbabili (o peggio noiosi) abbinamenti. Tuttavia, nonostante le sopracitate catastrofi, dei veri e propri capolavori sono emersi: resi ancora più belli dalle donne che li portavano, alcuni vestiti visti sui red carpet sono entrati a pieno diritto nella storia della Moda.
Qui vi propongo quali, secondo me, sono stati finora i 10 migliori vestiti visti sul red carpet: enjoy!


Among hundreds (or ever thousands) of dresses, on the famous red carpets we've seen dresses of all kinds: from fake swans used as piece of clothing (?) to lots of unconvincing (or worse boring) outfits. However, despite those catastrophes, real masterpieces have risen: also thanks to the beauty of the women that were wearing them, some dresses became part of the history of Fashion.
Here I'll show you which are the best 10 dresses ever seen on a red carpet (that's, of course, just my humble opinion): enjoy!
 

1) Eva Mendes in Dior - Golden Globe Awards 2009

    Questo è l'abito con il quale vorrò essere sepellita, non sto scherzando.
    AMO tutto di questo vestito: la forma, il colore, il taglio!!
    Pura perfezione.
    Ah, i gioielli di Van Cleef & Arpels sono un assoluto capolavoro.


    This is the dress I wanna be buried with, I'm not kidding.
    I LOVE everything about it: the shape, the colour, the cut!!
    Pure perfection.
    Ah, and the Van Cleef & Arpels jewellery is an absolute masterpiece.



2) Keira Knightley in Chanel Haute Couture - Venezia Film Festival 2007

    Keira + abito rosa chiaro in stile babydoll firmato Chanel Haute Couture.
    Non ho altro da dire.


    Keira + light-pink-baby-doll-style Chanel Haute Couture gown. 
    No other words.  



3) Angelina Jolie in Max Azria - Cannes Film Festival 2008

    Qui Angelina sembra una dea (Madre Natura?) e il vestito sembra
    essere parte integrante di lei, in quanto esalta ogni singola curva del suo
    corpo meraviglioso.


    Here Angelina looks like a goddess (Mother Nature?) and her dress just
    seems to be part of her, as it enhances every single curve of her
    wonderful body.



4) Eva Longoria in Angel Sanchez - Emmy Awards 2005

    Questo vestito è semplicemente stupendo: il colore, la forma e la
    scollatura-gioello sono combinati alla perfezione. E il modo in cui
    esso abbraccia le curve di Eva..pazzesco!


    This dress is just gorgeous: the colour, the shape and the jeweled 
    neckline just match perfectly. And the way it fits Eva's body...it is insane!



5) Grace Kelly in Helen Rose - Academy Awards 1956

     Quando ho visto questa foto per la prima volta ho esclamato "wow".
     Questa è pura Eleganza. 


     When I first saw this picture I said "wow". That's pure Elegance.


martedì 21 dicembre 2010

Keira Knightley for Vogue UK January 2011



Keira Knightley fotografata da Mario Testino per Vogue UK Gennaio 2011.

Keira Knightley photographed by Mario Testino for Vogue UK January 2011.
 

domenica 19 dicembre 2010

Franca Sozzani



Una donna simbolo di intelligenza, cultura, Bellezza e grande, grandissima eleganza.
Seguo quasi con riverenza il suo blog, nel quale tratta di temi attualissimi e sempre interessanti: dalla promozione del made in Italy (quello vero) all'avversione contro la volgarità di certi calendari.

giovedì 16 dicembre 2010

Fashion Bloggers: uno strumento per combattere la crisi? - Fashion Bloggers: a device to fight the crisis?



Restando in tema di Fashion Bloggers, mi è venuto da pensare alla velocità con cui questo fenomeno si sia diffuso: negli ultimi due anni diversi blog di moda sono diventati dei veri e propri fenomeni mediali e i loro fondatori hanno iniziato ad essere invitati (e visti) a numerosi eventi e sfilate, divenendo quasi delle "celebrities"; io però mi chiedo: non è che questa recente attenzione nei loro confronti sia stata "gonfiata" per aiutare l'economia in crisi?

mercoledì 15 dicembre 2010

La Durée: lenta distruzione di un mito - La Durée: the slow destruction of a myth



Storica sala da the parigina fondata nel 1862 da Louis Ernest Ladurée e resa celebre dai cosiddetti "macarons" (dolcetti da the composti da due dischetti di meringa tenuti insieme da una morbida crema), "Ladurée" è sempre stata considerata uno dei café più raffinati al mondo.
Ultimamente però la vediamo comparire nei post di qualsiasi blog di moda e, proprio a causa di quest'onnipresenza, essa sta perdendo (almeno, per me) gran parte del suo fascino.

venerdì 10 dicembre 2010

Michael Sanders




Sono completamente affascinata dall'espressività del volto (e del corpo) umano: in ognuno di noi c'è un qualcosa di così attraente, profondo ed inesplorabile che, se riesce ad essere "catturato" da un'immagine, acquista un valore unico e diviene arte. Si tratta "solo" di cogliere un attimo (QUELL' attimo) in cui il volto/corpo di una persona riesce a raccontare (da solo) una storia. Uno dei modi attraverso cui ciò diviene possibile è la fotografia.

mercoledì 8 dicembre 2010

Profumo di Donna - Scent of a Woman




La mia scena preferita di un film che adoro. Un grande, grandissimo Al Pacino.
Vi piace?

Baci


My favourite scene of a movie I love. A great, fabulous Al Pacino. 
Do you like it? 

Kisses

lunedì 6 dicembre 2010

Stilisti Emergenti PE 2011: Aquilano.Rimondi e Gabriele Colangelo - Emerging Designers of SS 2011: Aquilano.Rimondi and Gabriele Colangelo

Conosciamo ormai bene Karl (Who?) Lagerfeld e sappiamo distinguere con facilità un Dolce da un Dior, ma spesso corriamo il rischio di rimanere quasi fossilizzati solo su quella stretta cerchia di (grandi) nomi. Succede infatti che talvolta ci fermiamo ad osservare solo quanto proposto dalle grandi maison e lasciamo perdere il resto. Grande, enorme sbaglio.
È proprio per evitare ciò che ho deciso di aprire una mini-rubrica, nella quale presenterò (o, almeno, proverò a presentare) le collezioni di stilisti emergenti che, di stagione in stagione, mi avranno colpito maggiormente.

Oggi inizierò con due designer che hanno sfilato a Milano nelle Sfilate PE 2011 e di cui mi sono assolutamente innamorata: sono Aquilano.Rimondi e Gabriele Colangelo.


We already know Karl (Who?) Lagerfeld very well and we’re easily able to distinguish a Dolce’s from a Dior’s piece of clothing, but sometimes we do take a chance on staying fossilized just on those few (great) names. Sometimes happens that when we look at Fashion Shows, we just stop to look at what the most famous fashion houses propose for the season, ignoring the other ones. By doing this, we’re making a big, huge mistake.
That’s one of the main reasons that made me take the decision of starting a new “column”, where I’m going to talk about those emerging designers that I’ll most like during each season.

Today I’m going to talk about two (three, actually) Italian Designers who presented their collections during S/S 2011 Milan Fashion Week and who I’ve literally felt in love with: they’re Aquilano.Rimondi and Gabriele Colangelo.


Aquilano.Rimondi:
I Designer:
Da quando si sono conosciuti 12 anni fa da Max Mara (dove entrambi lavoravano), Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi non si sono più separati. Rimasti sempre nell'ombra, è solo negli ultimi anni che i due stilisti sono diventati noti: nel 2005 hanno fondato il loro marchio -6267-, con il quale hanno vinto il concorso "Who is on Next" (indetto ogni anno da Alta Roma e realizzato in collaborazione con Vogue Italia), ma che, nonostante il -seppur non immediato- successo, hanno successivamente abbandonano sia per questioni economiche che per accettare il compito di direttori creativi prima di Malo (nel 2007) e poi di Gianfranco Ferré (2009). Ma, nonostante questo prestigioso compito, la voglia di esprimere sé stessi è stata così tanta che, contemporaneamente al lavoro da Ferré, i due sono riusciti (nel settembre 2009) a creare e a far sfilare a Milano il loro nuovo brand: Aquilano.Rimondi. Inutile dire che è stato un immediato successo.
Tagli dal gusto couture, altissima qualità delle materie prime, un' eccellente (e commovente) dimostrazione della grandezza dell'artigianalità italiana, forme e colori nuovi: tutti elementi che non hanno potuto lasciare indifferenti il pubblico.
Da allora è una continua escalation: lo studio sempre più attento delle forme e delle lunghezze, la ricerca dei colori e delle stoffe sono gli elementi che maggiormente caratterizzano questo meraviglioso marchio; un marchio dal sapore tutto italiano.


The Designers:
Since they’ve been meeting 12 years ago at Max Mara (where they were both working at that time), Tommaso Aquilano and Roberto Rimondi have never parted from each other. They’ve always tried to remain in the shadows, but in recent years they’ve started becoming famous: in 2005 they launched their new brand, whose name was 6267, which made them win “Who’s on Next?” (an annual Italian Fashion competition organized by Alta Roma in partnership with Vogue Italy) in the same year but which they had to abandon because of both economical issues and the fact that they accepted working as creative directors firs at Malo (in 2007) and then at Gianfranco Ferré (2009).
However, despite that new prestigious job, they still wanted to express themselves so much that, while working on Ferré’s collection, in September 2009 they managed to found and to organize their first fashion show with their own new brand: Aquilano.Rimondi.     
Couture-like tailoring, the finest fabrics, an excellent (and moving) proof of the greatness of Italian craftsmanship, new colours and shapes: all these elements couldn’t be of no consequences to the audience.
From that moment on it’s been a non-stop escalation: every time we’ve seen one of their shows, we’ve noticed an increasing study of lengths and shapes, a more and more attentive research of colours and fabrics and we can say that this new brand is going to go far, if it continues on the same way.



La Collezione:
La collezione P/E 2011 può essere riassunta in tre parole: "Massimizzare il minimalismo".  È proprio seguendo questo fil rouge (rivelatoci dal duo stesso) che è possibile comprendere a fondo questa collezione: i capi minimalisti (dai tagli netti e dalle forme ridotte all'essenziale) sono stati "massimizzati" dalle bellissime stampe (che riprendono in parte la pittura dei Macchiaioli toscani di metà Ottocento) e dai colori accesi.
Che dire: l'effetto finale è quantomeno sublime. Speriamo solo che questa volta duri, anche se le premesse che diventi una delle colonne portanti del made in Italy questa volta ci sono tutte.


The Collection:
S/S 2011 collection may be summed up just by using two words: “Maximizing minimalism”. If we follow this “fil rouge” (which has been revealed to us by the designers themselves), we are able to fully understand this collection: minimalist items (whose main features are clear cuts and essential shapes) have been “maximized” by beautiful prints (whose inspiration has come from the Tuscanian Macchiaioli’s painting of the second half of the 19th century) and bright colours.
What else can I say: the final effect is just extraordinary. Let’s hope that everything will last this time, but I must say that now there are all the makings of making this brand one of the centrepieces of Made in Italy.





Gabriele Colangelo

Il Designer:
Il percorso formativo vissuto da questo designer è stato atipico: prima ha frequentato il Liceo Classico, dopo la Facoltà di Lettere Antiche e solo successivamente, complici i propri "geni" (proviene infatti da una famiglia di artigiani pellicciai), si è interessato all'ambito della moda. Nel 1998 ha vinto un concorso indetto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e del Fondo Sociale Economico Europeo, che gli ha permesso di frequentare un corso gratuito in Fashion Design. A seguito di uno stage in Ittierre, inizia la propria carriera presso Versace (prima nella Linea Intimo Jeans e poi nel quartiere centrale della Maison), successivamente lavora a diversi progetti (Just Cavalli, Amuleti J.) e, finalmente, nel 2008 decide di creare una propria capsule collection, basata sulla pelletteria (la cui lavorazione viene lasciata al padre) e sulle decorazioni (per la cui realizzazione si reca in India). Nel luglio dello stesso anno partecipa a (e vince) "Who is on Next?". Da lì il lavoro dello stilista inizia ad essere sempre più conosciuto ed apprezzato e, se continuerà ad evolvere come sta facendo, sono sicura che diventerà uno dei nomi più conosciuti del Made in Italy nel mondo.


The Designer:
This designer’s training has been atypical: at first he attended Senior High School specializing in classical studies, then the Faculty of Classics and only afterwards he started getting interested in the fashion field, thanks also to his “genes”, as he comes from a family of furriers. In 1998 he won a fashion competition organized by the National Chamber of Italian Fashion and the European Social Found, which allowed him to attend a free course in Fashion Design. After a stage in Ittierre, Colangelo began his career at Versace (he initially worked at Versace Intimo Jeans and then he moved into the maison’s head quarter), then he worked on different projects (Just Cavalli, Amuleti J.) and in 2008 he finally decided to create his own capsule collection, based on leather manufacturing (which was left to his father) and embroidery (for the realization of which he went to India). In July of the same year he entered (and won) the competition “Who is on next?”. From that moment on the designer’s work has begun to be more known and appreciated and I’m pretty sure that, if he continues this way, he will be soon one of the most well known Italian names in the international Fashion System.  



La Collezione:
I tre sostantivi che, a detta dello stesso stilista, generalmente meglio descrivono il suo stile sono "la Linea, il Colore e il Decoro". Questo è visibilissimo nella sua collezione P/E 2011: linee e colori leggerissimi, quasi impalpabili, che si ispirano alla mostra londinese dell'artista Wolfgang Tillmans, e tessuti/decorazioni che danno "un effetto degradé, dal pesante al leggero", come afferma lo stesso stilista. È una collezione eterea, impercettibile, ma ricca, anzi ricchissima, di talento.


The Collection:
The designer himself suggests us the three main substantives that better describe his style, which are: “Line, Colour and Embroidery”. We can easily apply this point of view to his S/S 2011 Collection: we have light, almost imperceptible, lines and colours (whose inspiration comes from the London artist Wolfgang Tillmans) and fabrics and embroideries that give a “degradé effect, from lightness to heaviness”, as the designer himself has revealed. We can say that this collection is ethereal and imperceptible but, at the same time, it is rich in talent.








E voi, o miei adorati lettori, che cosa ne pensate di questi due stilisti emergenti? C'è ultimamente qualche altro nuovo stilista che vi ha colpito particolarmente? Sarei curiosissima di conoscere le vostre opinioni! :D

Nel frattempo vi auguro una splendida serata!! :)

Baci


And what about you, my dearest readers? What do you think about these two emerging designers? Is there any new designer who has recently impressed you? I'd be veeery curious to know your opinions! :D 
In the meantime I wish you an amazing evening!! :)
Kisses

domenica 5 dicembre 2010

Le migliori sfilate P/E 2011 (Parigi e Londra) - Best S/S 2011 Fashion Shows (Paris and London)

Ed eccomi finalmente con la seconda parte della mia "Top 3"! Oggi mi dedicherò alle sfilate P/E 2011 di Parigi e Londra.

Enjoy! :)


And here I am with the second part of my "Top 3"! Today I'm going to focus on Paris and London S/S 2011 Fashion Shows.

Enjoy! :)


Parigi:

     1. Chloé

         Una melodia: leggera, essenziale e danzata in punta di piedi.
         Ecco quello che Hannah MacGibbon ci ha voluto sussurrare
         con questa collezione. Le (splendide) gonne plissettate
         diventanto un tutt'uno con il corpo femminile, lo accarezzano
         e lo accompagnano nei suoi movimenti. Ma, se a un certo punto,
         la melodia svanisce, gli abiti rimangono e sono in grado, ogni
         volta, di riportare in vita l'armonia di quel canto.


         A melody: light, essential and danced on tiptoe. That's what
         Hannah MacGibbon wanted to whisper us with this collection.
         The (gorgeous) pleated skirts melt with the feminine body and 
         come along with its movements. However, if at a certain point
         the melody vanishes, the dresses remain and they're able to bring
         that song back to life, again and again.



     2. Stella McCartney

         Sono silhouettes nette, pulite e mai banali quelle proposte da
         Stella McCartney. Che si tratti di un completo di ispirazione
         maschile o di un abito in jeans, quello che stupisce di questa
         collezione è il taglio perfetto di ogni singolo capo. Pragmaticità
         e praticità sono perciò due sostantivi che vanno qui di pari passo;
         perché è nelle cose (apparentemente) semplici che si vede
         l'eccezionalità del talento.


         Stella McCartney puts forward really clean and never trivial silhouettes.
         No matter if it's a man-inspired suit or a jean dress, what astonishes
         about this collection is the perfect tailoring of every single piece.
         Therefore here pragmatism and practicalness are the two main nouns
         that go hand in hand with each other; because it's only in (apparently)
         simple things that you can see the uniqueness of a talent.


    3. Nina Ricci

        C'è un qualcosa di serio nell'essere frivoli. È in questo (apparente)
        contrasto che risiede l'anima della collezione firmata Peter Copping: 
        si passa dal trench dal taglio maschile abbinato ad un leggerissimo
        abito in chiffon bianco ad accostamenti di palettes più decise.
        Un gusto meravigliosamente francese, dall'anima (consapevolmente)
        ambigua. 

       
        There's something serious in beeing frivolous. It's in this (seeming)
        contrast that lies the soul of the collection signed by Peter Copping:
        you can pass from a tailored trench matched with a slight chiffon
        white dress to more hazardus colour combinations.
        A marvellously French taste, whose soul is (consciously) ambiguous.



Londra:

    1. John Rocha

        Date solo un'occhiata al miniabito lavorato all'uncinetto: non è
        un'opera d'arte? Sono stata completamente presa da questa
        collezione, ogni singolo elemento si fonde perfettamente con
        tutti gli altri. Questa collezione è un mix di minimalismo e
        sperimentazione, alla cui base vi è un (seppur lontano)
        sentimento bohemien. 


        Just take a look at the crochet-worked minidress: isn't it a work
        of art? I've been totally fascinated by this collection, every single
        element just fits perfectly with all the other ones. This collection is 
        all about minimalism and experimentation, both based on a (far-off)
        bohemien feeling.


 
    2. Charles Anastase

        Ricchissima di riferimenti (da Gainsbourg a Brigitte Bardot),
        questa collezione è in grado di trasportarti in un mondo inquietante, 
        fatto di donne rimaste bambine, di lunghezze esasperate e di una
        continua sensazione di disorientamento. Mi ricorda molto
        "Alice in Wonderland" di L.Carrol: che anche la protagonista di
        questa collezione (proprio come Alice) uscirà dal proprio viaggio
        profondamente cambiata? 


        So rich in references (from Gainsbourg to Brigitte Bardot), this
        collection is able to bring you into an unsettling world, composed by
        never-grown women, exasperated lengths and a continuous feeling
        of disorientation. This really reminds me of "Alice in Wonderland",
        written by L.Carrol: will the collection's main character emerge
        (like Alice herself) from her journey somehow deeply changed?



    3. Erdem

       Sono due le principali ispirazioni per questa collezione: la prima
       coicide con il Balletto Russo (ecco spiegata la presenza delle 
       gonne svasate in pizzo), la seconda invece è rappresentata dai motivi 
       floreali. Unendo queste due idee, Moralioglu ha raggiunto uno
       splendido effetto: oltre che indossabile, questa collezione non è solo 
       espressione di un particolare punto di vista, ma è anche ricca di gioia;
       perché, dopotutto, è primavera.        


       Two main inspirations for this collection: the first one is the
       Russian Ballet (that's why you have flared lace skirts), while
       the second one are floreal patterns. By combining these two ideas,
       Moralioglu has reached an amazing effect: not only is the collection
       wearable and has a specific point of view, but is also full of joy;
       because it's spring, after all.



Che cosa ne pensate? Quali sono state le vostre collezioni preferite in questa P/E 2011?

Vi auguro una meravigliosa serata miei cari lettori!


ps. Lo so, pubblico post sempre a queste ore tarde, ma, tra lo studio e il fatto che ci metto tutta me stessa per ogni post, impiego sempre una vita per completarlo! Cercate di perdonarmi! :D



What do you think about them? Which are your favourite S/S 2011 collections?

I wish you a marvellous evening my dearest readers!


ps. I know, I always post at late night, but it takes me so much time to write something acceptable, as I always try to give my best into every post I write! So, please, forgive me! :D

giovedì 2 dicembre 2010

Le migliori sfilate P/E 2011 (NY e Milano) - Best S/S 2011 Fashion Shows (NY and Milan)

So che le Sfilate P/E 2011 sono ormai solo un vecchio ricordo e che siamo già impazienti di vedere le prossime, però ho pensato che sarebbe stato utile fare un punto della situazione su quanto abbiamo visto nelle ultime passerelle: ho perciò deciso di redigere una (mia) "Top 3" per ognuna delle 4 principali Fashion Weeks: New York, Milano, Parigi e Londra.

Oggi mi dedicherò a NY e Milano.


Enjoy! :)



I know that S/S 2011 Fashion Shows are already an old memory and that we can’t wait to see the next ones, but I’ve thought that it would have been useful to take stock of the situation about what we’ve seen on the latest runways: therefore I’ve decided to write a (personal) “Top 3” for each one of the 4 main Fashion Weeks: New York, Milan, Paris and London.

Today I’m going to focus on NY and Milan.


Enjoy! :) 


New York:

    1. Marc Jacobs

         "Una lettera d'amore alla moda", così Stefano Tonchi, editore
         di "W. Magazine" definisce la collezione. Quello che colpisce
         di questa sfilata non è tanto il chiaro richiamo agli anni '70, nè
         il magistrale uso dei colori, quanto, riprendendo il discorso di
         Tonchi, "la sensazione, l'energia, il mood".
         Si sa, per Marc Jacobs "i vestiti sono solo vestiti, e sempre lo
         saranno": verissimo. Ma quando alla base c'è una cultura così
         vasta, essa emerge sempre, anche involontariamente.  
         Come Re Mida quindi, Jacobs trasforma qualsiasi cosa in Moda.

        
         “A love letter to Fashion”, with these words Stefano Tonchi,
         editor of “W Magazine”, defines the collection. What strikes
         you is neither the clear reference to the 70’s nor the excellent
         use of colours, but “the feeling, the energy, the mood”, as Tonchi
         said.
         You know, according to Marc Jacobs “clothes are just clothes,
         they’ll always be clothes”; that’s absolutely true. But when there’s
         such a wide culture at the base, it always emerges, even
         unintentionally.         
         So, just like King Midas, Jacobs turns everything into Fashion.   




    2. J. Mendel

         Drappeggio, chiffon, colori-non colori (bianchi, toni polverosi)
         spezzati all'occasione da toni arancio vivo. Unisci tutti questi
         elementi ed otterrai (se sei Gilles Mendel) abiti leggeri, eterei,
         che esaltano la figura femminile. Sono abiti capaci di trasportarti
         in un altro mondo, degni di una prima ballerina. 


         Drape, chiffon, colours-non colours (whites, powdery tones),
         all popped up by touches of bright orange. If you put all these
         elements together, you will obtain (if you’re Gilles Mendel) light,
         ethereal and bodyconscious dresses. These clothes are able to
         carry you into another world; they’re just worthy of a prima ballerina.



    3. 3.1 Phillip Lim

         5 tipi di pizzo applicati su un solo abito per ricreare motivi
         geometrici diversi, fili di corda (sì, corda) uniti a perline e
         seta, pelle finissima insieme ad organza. Lo studio (attentissimo)
         dei materiali in questa sfilata è impressionante e l'effetto finale
         è un capolavoro. Quando si dice ossessione. 


         5 types of lace have been used just to recreate different
         geometrical patterns in one single dress, rope (yes, rope)
         threads have been put together with beads and silk, fine
         leather has been associated with organza. The (careful) study
         of materials in this fashion show has been grand and the final
         effect is just a masterpiece. When you talk about obsession.  




Milano:

    1. Francesco Scognamiglio

 
         Tra classicità ed avanguardia, da Napoli all'Opéra di Versailles. 
          Per celebrare i 10 anni del suo marchio, Scognamiglio decide di
          rinnovare la linea: spuntano così tubini in lattice ricamati da perle, 
          soprabiti dalle spalle esagerate, minidress in pizzo ed organza.
          Ed è subito amore. C'è chi fa moda e chi fa arte. E poi c'è
          Scognamiglio, che unisce l'arte alla Moda, quella vera.


          Between classical and avant-garde, from Naples to the Opéra
          of Versailles. To celebrate the 10th anniversary of his own brand,
          Scognamiglio decides to update his line: that’s why latex sheath
          dresses embroidered with pearls, outerwear with oversized
          shoulders and lace and organza minidresses come out from the
          runway. And it’s immediate love. There are those who make art
          and those who makes clothes. And then there’s Scognamiglio,
          who joins art to Fashion, the real one.



    2. Antonio Marras

         Una poesia. Questa è l’unica parola in grado di descrivere la
         collezione P/E 2011 di Marras. E, proprio come una poesia,
         anch' essa ha due livelli di lettura: uno più immediato ed
         universale (bellissimi tessuti, colori eccezionali, grandissima
         artigianalità, stampe che richiamano la sua terra) ed uno
         invece più profondo, personale. È una poesia, sì, ma deve essere 
         letta e riletta più volte, perché è sempre in grado di rivelarci
         qualcosa di nuovo.


         A poem. This is the only word that can describe S/S Marras
         Collection. And, just like a poem, it has two different reading
         levels: the first one is more immediate and universal (gorgeous
         fabrics, exceptional colours, great craftsmanship, patterns that
         remind you of the designer’s native country –Sardinia-), while
         the second one is deeper and more personal. But this poem has
         to be read several times, because it’s always able to reveal you
         something new.



    3. Moschino Cheap & Chic

         Inizialmente questa collezione mi sembrava un'accozzaglia di
         forme e colori. Ma più la osservavo più mi accorgevo che ciò
         non era vero. Così mi è venuto da sorridere. Non è un'accozzaglia,
         è un puzzle. Basta che ognuno scelga i propri pezzi, crei con essi
         la sua storia ed il gioco è fatto.


         At the very beginning this collection seemed to me like a messy
         patchwork of forms and colours. But the more I looked at it the
         more I realized that that wasn’t true. Therefore I started to smile.
         It is not a messy patchwork, it’s a puzzle. You just have to pick up
         your pieces, create your story with them and the work is done.



Che cosa ne pensate? Quali sono stati i vostri "Top 3" nelle sfilate americane e milanesi?


What do you think about it? Which have been your American and Italian "Top 3" ?




NB. Tra domani e dopodomani sarà pronta la traduzione in inglese ed entro fine settimana il prossimo post con Parigi e Londra!

NB. The English translation will be ready by tomorrow evening, while the post about Milan and London will be available by the end of the week!





Vi auguro una splendida serata miei cari (sebbene per ora pochi) lettori! :)

I wish you a wonderful evening my dearest (even if not so many for now) readers! :)

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