martedì 4 gennaio 2011

Nuovi Volti: Katiusha Feofanova - New Faces: Katiusha Feofanova



Classe 1995. Un volto angelico, etereo, ma davvero troppo giovane per essere una modella. 

Born in 1995. She does look like an angel, ma she's really too young to be a model.


È davvero questa la direzione che la moda vuole prendere? Far indossare a bellissime ragazze in età pre-adolescenziale abiti destinati per lo più a donne di una certa età (perchè, alla fine, gran parte di coloro che si può permettere certi capi ha già passato da tempo l'adolescenza)? Non mi sto riferendo tanto al mito della giovinezza che è diventato parte del sistema moda, quanto proprio al fatto che qui non si è di fronte a ragazze, ma a vere e proprie bambine, le quali non compaiono solamente su riviste destinate ad adolescenti, ma anche (e soprattutto) su grandi testate di moda.
Ora, non voglio generalizzare parlando dei corpi prepuberali che ormai sono gli unici ad aderire agli standard del fashion o del fatto che le modelle dell'est vengono da paesi in cui il compenso per un solo shooting (anche di piccole proporzioni) corrisponde agli introiti di un mese di una famiglia media, ma vorrei piuttosto sottolineare l'assenza in questi casi di un'effettiva corrispondenza tra il soggetto di un servizio fotografico e colui/colei che lo sfoglia su una rivista. Ok, la moda è un sogno basato sull'insicurezza, ma entrambi (sogno ed insicurezza) non hanno motivo di esistere se davanti agli occhi ci si ritrova una bambina; non c'è semplicemente confronto.
Perciò, da qualsiasi prospettiva si guardi la questione, essa non porta a nessun risultato concreto: persino la così conclamata creatività viene in questi casi uccisa, perché la base su cui lavorare (ossia il soggetto di una foto) è sempre la stessa e non c'è fantasia. Fantasia che, a quanto io sappia, è la reale base della moda.


Che cosa ne pensate a riguardo?

Vi auguro una splendida giornata miei cari lettori, ora mi fiondo sullo studio!


Baci! :)


Is this really the direction that fashion wants to take, i.e. making beautiful pre-teens wear the kind of clothes that is usually meant for older women (who, btw, are almost the only ones who can afford to buy those designed pieces)? I’m not just referring to the youth obsession (which has become part of the fashion system), but also to the fact that in these cases we’re in front of downright little girls, who continue to appear not only on those magazine whose target are teenagers, but also (and overall) on famous fashion magazines.
Now, I don’t want to generalize talking about the young prepubescent bodies that nowadays are the only ones that meet the standards of fashion or discussing about the fact that those young girls coming from the East live in countries where there is no money and they’re able to earn with just one (even small) shooting more that their families could earn in one month; I’d rather underline the absence in these cases of a real correspondence between the subject of a photoshoot and whoever flips through it in a magazine. Ok, fashion is a dream based on insecurity, but both of them (the dream and insecurity) don’t have a reason even to exist if you see a child; there’s just not a possible comparison.
Therefore, this question doesn’t lead to any concrete result, from whichever point you decide to look at it: even the so-called creativity is murdered in these cases, as the base (i.e. the subject of a photo) it has to deal with always remains the same and there’s no space for fantasy. Yes, that fantasy that, as far as I know, is the real base of fashion.


What do you think about it?

I wish you an amazing day my dearest readers and I’m really sorry for the late translation, but this is a really busy  period!!


Kisses!! :)










5 commenti:

  1. Ma... mi pare che questa strada sia stata già intrapresa da un pezzo. Dopo le grandi top, fine anni Ottanta e primi Novanta, è da mo' che si pesca nella pubertà per trovare modelle, non pensi?

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  2. Assolutamente vero, ma ora si sta sfociando nell'assurdità. Katiusha Feofanova ha iniziato a sfilare e posare all'età di 13 anni. 13 ANNI.
    Neanche io, che di anni ne ho 21, posso avere la presunzione di confrontarmi con il volto e il corpo di quella che è, a conti fatti, una bambina.


    La domanda di base di questo post infatti è: può un mondo che si professa "creativo" e "aperto" come quello della moda avere una concezione così ristretta di un tema così ampio come quello della Bellezza femminile? E, all'interno della concezione attuale, dove trova spazio una donna vera?


    Ciao :)

    ps. ho letto con piacere i tuoi ultimi post!! :D

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  3. Beh purtroppo le donne che soffrono di questo tipo di competizione si sentono in difetto anche davanti alle bambine.. Uno degli esempi più squallidi sono le prof non più tanto giovani, che giocano a fare le ragazzine vestendosi come per andare in discoteca nonostante siano le 9 del mattino. Parlo, purtroppo, per esperienza. Se parti da questo presupposto allora no, non è cosi assurdo. Inoltre con tutti i casini che ci sono sull'eccessiva magrezza, anoressia ecc, questa è per loro un'ottima chance anzi un ottimo alibi per nascondersi dietro la scusa della "costituzione da bimba" e aggirare i problemi alimentari. Non so se mi sono spiegata XD ero un pò infervorata..!!

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  4. L'orario non è dei migliori, ma mi prendono molto entrambi i temi di cui hai trattato, per cui ti rispondo ora:

    - una persona adulta che si concia da ragazzina per apparire più giovane non è, secondo me, una persona da considerare, semplicemente perchè quella non è, sempre a mio avviso, neanche una persona (nel senso più profondo del termine). Hai presente l'ironia pirandelliana? Quello da te citato è un esempio che calza assolutamente a pennello: la donna da te descritta manifesta palesemente un'insicurezza di fondo e, nonostante la tragicità di ciò, la reazione che suscita è quella di ilarità.
    Purtroppo di persone aventi tale comportamento è pieno il mondo e non è sicuramente colpa di queste pseudo-bambine se il fenomeno si è generato (alimentato sì, ma non generato), come pure non sarà attraverso la sola eliminazione dalle copertine di queste modelle stesse che sarà possibile estirpare il problema di fondo di questi comportamenti.

    - hai perfettamente ragione quando parli di gente che si nasconde dietro a false scuse (metabolismo veloce, costituzione fine ecc): il malato di disturbi alimentari fa qualsiasi cosa per giustificarsi di fronte agli altri (parlo per cognizione di causa, non mi rifaccio a luoghi comuni). Comunque, per precisare, il peso non ha nulla a che fare con queste malattie: puoi anche essere normo/sovrappeso, ma anoressico nella mente. Quella dell'anoressia non è una malattia fisica, ma mentale, i cui sintomi si ripercuotono anche sul piano fisico. La donna che nasconde la propria magrezza dietro false scuse non è altro che malata: è un soggetto dipendente, che prenderebbe a modello qualsiasi cosa che gli permetterebbe di "difendere" la propria causa.
    (Oddio, potrei davvero aprire un comizio a riguardo, ma mi fermo qui)

    Per concludere (ho praticamente scritto un papiro), il mio discorso non voleva tanto prendere in cosiderazione il discorso magrezza/disturbi alimentari, quanto proprio l'impossibilità di un reale confronto tra una donna vera (pensante e cosciente di sè stessa) e quella che è, a conti fatti, una bambina.


    Ciao, ti ringrazio tantissimo del bellissimo commento!!


    Buona Giornata!! :)

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  5. Andare a pescare nella pre-adolescenza è modo furbetto per non farsi accusare di usare modelle anoressiche. Il risultato è il medesimo.

    Mi fa piacere che tu mi segua.

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