Sfidando la mia attuale totale mancanza di concentrazione, ecco la seconda parte (la prima potete leggerla cliccando qui) della "rassegna" sui soprabiti che più mi hanno colpito durante le sfilate A/I 2011-12.
- Nina Ricci: il cappotto in questione è sì perfetta espressione della delicatezza di fondo tipica del brand, ma è tuttavia solo uno dei vari tasselli di questa collezione: il riferimento a diversi artisti anche tra loro opposti (tra cui J.S.Sargent, Tamara di Lempicka, Marlène Dumas e John Currin*) ha portato ad un risultato insieme armonico e deciso, dove ogni pezzo ha una propria anima se preso da solo e al contempo si inserisce in modo sistematico nella collazione; ci si trova perciò di fronte ad un mix perfettamente calibrato di romanticismo e determinazione, femminilità e provocazione. Affascinante.
* fonte: Vogue.it
- Lorella Signorino Atelier: per quanto la sfilata (a cui ho assistito) sia stata alquanto deludente, un capo che mi è davvero rimasto impresso è stato quest'impermeabile lucido color vinaccia: divertente, pratico, diverso e pensato. Intrigante.
- Gianfranco Ferré (aka:Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi bis): wow. Elegante, femminile, sofisticato, puro e leggero. La lavorazione del collo e della parte superiore esprime "made in Italy" da tutti i pori. Come si dice: un prodotto che "si vende da solo".
"Some people think luxury is the opposite of poverty. It is not. It is the opposite of vulgarity.” -Coco Chanel-
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venerdì 22 aprile 2011
Soprabiti - parte 2 - : della serie "...e alla fine ce la fecero" :D - Outerwear - part 2 - : file that under "..and they finally made it" :D
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