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venerdì 22 aprile 2011

Soprabiti - parte 2 - : della serie "...e alla fine ce la fecero" :D - Outerwear - part 2 - : file that under "..and they finally made it" :D

Sfidando la mia attuale totale mancanza di concentrazione, ecco la seconda parte (la prima potete leggerla cliccando qui) della "rassegna" sui soprabiti che più mi hanno colpito durante le sfilate A/I 2011-12.


- Nina Ricci: il cappotto in questione è sì perfetta espressione della delicatezza di fondo tipica del brand, ma è tuttavia solo uno dei vari tasselli di questa collezione: il riferimento a diversi artisti anche tra loro opposti (tra cui J.S.Sargent, Tamara di Lempicka, Marlène Dumas e John Currin*) ha portato ad un risultato insieme armonico e deciso, dove ogni pezzo ha una propria anima se preso da solo e al contempo si inserisce in modo sistematico nella collazione; ci si trova perciò di fronte ad un mix perfettamente calibrato di romanticismo e determinazione, femminilità e provocazione. Affascinante.


* fonte: Vogue.it


- Lorella Signorino Atelier: per quanto la sfilata (a cui ho assistito) sia stata alquanto deludente, un capo che mi è davvero rimasto impresso è stato quest'impermeabile lucido color vinaccia: divertente, pratico, diverso e pensato. Intrigante.



- Gianfranco Ferré (aka:Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi bis): wow. Elegante, femminile, sofisticato, puro e leggero. La lavorazione del collo e della parte superiore esprime "made in Italy" da tutti i pori. Come si dice: un prodotto che "si vende da solo".


sabato 2 aprile 2011

Soprabiti AI 2011-12 parte 1 - Outerwear AW 2011-12 part 1

Il capo "da tenere d'occhio" durante le sfilate invernali è sicuramente il soprabito: che sia esso trench, cappotto o mantella, è il pezzo che maggiormente rappresenta la visione di ciascun designer e che racchiude in sé il significato (e la storia) dell'intera collezione.


In particolare, durante le ultime sfilate AI 2011-12, diverse sono state le interpretazioni di quest'indumento e, tra esse, quelle che maggiormente mi hanno colpito son state:


- Versace: bellissimo il taglio della pelle: l'aderenza (quasi surreale) del busto insieme alla svasatura della parte inferiore contribuiscono a richiamare gli anni '70 e riescono a dare al capo un tono più forte, pur mantenendo intatta la femminilità di fondo. Assolutamente azzeccato poi l'utilizzo dei bottoni tondi color vinaccia. In una parola: meraviglioso.


lunedì 21 febbraio 2011

São Paulo Fashion Week: Tufi Duek AI 2011-2012 - São Paulo Fashion Week: Tufi Duek AW 2011-2012



Sperimentazione: nelle forme, nei materiali, nelle lavorazioni. Questa è la parola chiave della collezione A/I 2011-12 del marchio Tufi Duek firmata da Eduardo Pombal (diventato head designer del brand nel 2009). Per la collezione, Pombal ha tratto ispirazione da un suo recente viaggio in Svezia: affascinato dall'esperienza, ha deciso di trasporre l'architettura e il design scandinavo nelle forme e nelle geometrie degli abiti della sua nuova collezione. Alla linearità e al minimalismo scandinavo, il designer ha deciso poi di affiancare un'attentissima ricerca nei materiali e nelle loro lavorazioni, riuscendo così ad ottenenere una sorta di "minimalismo futuristico", all'interno del quale anche materiali (pelle, paillettes..) e lavorazioni (rouches) tipicamente lontani dall'essenzialità e dal rigore si armonizzano perfettamente con i tagli più decisi e le silhouettes più lineari, creando un effetto finale a dir poco fantastico.
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