"Il jazz non può essere spiegato. Lo si ascolta, e ti dice tutto lui", così un giorno mi disse un amico, in risposta ad una mia vana richiesta di spiegazioni su una composizione jazz. Inizialmente non capii il reale significato di quelle sue parole, poiché, fino a quel momento, ero abituata ad ascoltare canzoni il cui senso era lì, più o meno nascosto, ma presente ed individuabile bene o male da tutti; quelle musiche invece, quei suoni e quei ritmi non avevano un' interpretazione oggettiva, non erano "codificabili" da spiegazioni, e così, davanti ad essi, io, maniaca del controllo e del "tutto e subito", mi ero trovata spiazzata.
Tutto è rimasto invariato, fino a quando, pochi giorni fa, dopo aver visto una sfilata di Haute Couture (Dior), non ho avuto una specie di epifania e sono riuscita finalmente a capire quelle famose parole.
Ho capito che il jazz, proprio come l'Haute Couture, non va spiegato, analizzato, commentato e criticato, ma va vissuto, goduto ed assaporato in ogni sua parte. Ci si deve immergere nel jazz, proprio come ci si immerge in una sfilata, in un capo o in un dettaglio di alta moda; bisogna inebriarsi di jazz, proprio come ci si inebria nel vedere un vestito che è pura arte.
Ho pensato quindi per questo post di unire questi due elementi: non ci saranno perciò commenti o descrizioni su richiami, materiali ecc (quelli li potete trovare ovunque), ma "solo" (le migliori) immagini e (la migliore) musica.
Vi prego quindi, prima di scorrere le foto delle ultime sfilate di Haute Couture PE 2011, di rilassarvi, cliccare sul tasto play del video qui sopra e di immergervi completamente nell'atmosfera.
Enjoy! :)
“Jazz cannot be explained. You just listen to it, and it explains you everything on its own”, that’s what a friend told me when I vainly tried to ask him some explanation about a jazz composition. At first I didn’t understand the real meaning of his words, as I was used to listen to that kind of music whose sense is identifiable more or less by anyone; that music, instead, those sounds and rhythms didn’t have an objective interpretation and couldn’t be clarified just with an explanation; so, as a control freak as I am, I did find myself caught unprepared.
From that moment on everything remained the same, until a few days ago, when, after having watched an Haute Couture Show (Dior), I finally realized those famous words.
I became aware of the fact that jazz, just like Haute Couture, does not have to be explained, analyzed, commented or criticized, but it has to be enjoyed and tasted in every single part. You have to dip into jazz, just like you dip into a fashion show, item or single detail of Haute Couture; you have to get high on jazz, just like you get high on the view of a dress which is pure art.
So, that’s why I’ve thought to unify these two elements in this post: there won’t be any comments or descriptions about the embroidery, the materials etc here (you can easily find them somewhere else); there will “just” be (the best) images and (the best) music.
I ask you therefore to relax, click on the “play” button of the video you’ve seen at the very beginning of this post and then dip into the fabulous atmosphere of the latest SS 2011 Haute Couture Shows.
Enjoy! :)
Chanel:
Elie Saab:
Jean Paul Gaultier:
Armani Privé:
Dior:
Spero davvero che l'effetto finale vi sia piaciuto! :)
Baci!!
ps. Il brano che vi ho messo è lo stesso che prima non riuscivo a capire e che ora è diventato una delle mie ossessioni :)
I really hope that you've liked the final effect! :)
Kisses!!
ps. The composition you've just listened to is the one that I wasn't able to comprehend once, which now has become one of my obsessions :)
Photo Curtesy: Vogue.it, Style.com, Nowfashion.com, Nymag.com
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