domenica 15 maggio 2011

Titolo non pervenuto (oggi non ho fantasia) - Unreported Title (no fantasy taday)

Stanotte ho sognato di andare ad un ritrovo di ex compagni di classe del mio liceo al braccio di A. (aka un meraviglioso fanciullo che al momento non mi fila neanche per errore) indossando questo:

Last night I dreamt I went to a high-school reunion together with A. (aka a really gorgeous guy I have a huge crush on at the moment) wearing this:

Chiunque me lo volesse regalare può acquistarlo comodamente da qui

...suscitando ovviamente tutta l'invidia e la gelosia delle mie ex compagne.

Sarei davvero curiosa di sapere cosa avrebbe detto Freud di tutto ciò. Forse che la sera prima avevo mangiato troppo.


...making, of course, all my former classmates jealous.

I'd be really curious to know what Freud would have said about all this. Maybe that I had eaten too much the previous evening. 

sabato 23 aprile 2011

Nuovi fotografi (e non solo): Alexandra Zaharova & Ilya Plotnikov - New (not just) photographers: Alexandra Zaharova & Ilya Plotnikov


Potenza, energia, forma e colore: sono questi gli elementi caratterizzanti le foto firmate Alexandra Zaharova e Ilya Plotnikov. I due, originari di Mosca, stanno riuscendo a catalizzare l'attenzione su di sé non solo per la qualità e il talento che emerge dalle loro foto, ma anche grazie agli abiti-scultura di carta (sì, carta) da loro ideati: si tratta di vere e proprie opere di haute couture (o "papercraft couture", considerando il materiale), tanto importabili nella realtà quanto sorprendenti alla vista e perfette per la fotografia.

venerdì 22 aprile 2011

Soprabiti - parte 2 - : della serie "...e alla fine ce la fecero" :D - Outerwear - part 2 - : file that under "..and they finally made it" :D

Sfidando la mia attuale totale mancanza di concentrazione, ecco la seconda parte (la prima potete leggerla cliccando qui) della "rassegna" sui soprabiti che più mi hanno colpito durante le sfilate A/I 2011-12.


- Nina Ricci: il cappotto in questione è sì perfetta espressione della delicatezza di fondo tipica del brand, ma è tuttavia solo uno dei vari tasselli di questa collezione: il riferimento a diversi artisti anche tra loro opposti (tra cui J.S.Sargent, Tamara di Lempicka, Marlène Dumas e John Currin*) ha portato ad un risultato insieme armonico e deciso, dove ogni pezzo ha una propria anima se preso da solo e al contempo si inserisce in modo sistematico nella collazione; ci si trova perciò di fronte ad un mix perfettamente calibrato di romanticismo e determinazione, femminilità e provocazione. Affascinante.


* fonte: Vogue.it


- Lorella Signorino Atelier: per quanto la sfilata (a cui ho assistito) sia stata alquanto deludente, un capo che mi è davvero rimasto impresso è stato quest'impermeabile lucido color vinaccia: divertente, pratico, diverso e pensato. Intrigante.



- Gianfranco Ferré (aka:Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi bis): wow. Elegante, femminile, sofisticato, puro e leggero. La lavorazione del collo e della parte superiore esprime "made in Italy" da tutti i pori. Come si dice: un prodotto che "si vende da solo".


sabato 16 aprile 2011

Spazio T11 e progetto "Talent Booster" - Spazio T11 and project "Talent Booster"



Uno dei maggiori problemi per un designer emergente che ha appena creato una propria linea è principalmente quello di farsi conoscere e di proporre al maggior numero di buyer/showroom il proprio prodotto. Questo prodotto però non sempre può essere visionato subito di persona, perciò, nella maggior parte dei casi, viene prima inserito e/o inviato online.

Ora, prendete un ottimo prodotto, ma mettete che esso venga presentato male: nel 80% dei casi verrà scartato dal buyer/showroom, poiché non è stato messo adeguatamente in risalto (questo lo dico a partire dalla mia, seppur piccolissima, esperienza in showroom -di cui ho parlato brevemente qui-). Capite come ciò possa essere un danno sia per il designer, che ovviamente non riesce a vendere la propria idea e vede sfumata un'opportunità, sia per il buyer/showroom, che perde l'occasione di vendere una buona linea che porterebbe naturalmente vantaggi anche a lui.


Per questo motivo perciò è sempre bene per un designer emergente investire in un'ottima campagna promozionale, volta ad esaltare i pregi della proprio prodotto e ad aiutarne le vendite.


Ed è proprio per supportare i nuovi talenti e ad aiutarli a promuovere il proprio prodotto che è nato a Milano il progetto "Talent Booster", ideato dallo Studio T11, sito in zona Garibaldi: il progetto, in collaborazione con il fotografo Luca Patrone, mira a valorizzare e diffondere i nuovi talenti, proponendo loro delle soluzioni su misura per rappresentare al meglio le loro idee e la loro creatività. Presso lo Studio T11 è possibile non solo realizzare un portfolio fotografico, ma anche uno short video, che sarà in grado di catturare e rappresentare al meglio il mood del prodotto in questione.

sabato 2 aprile 2011

Soprabiti AI 2011-12 parte 1 - Outerwear AW 2011-12 part 1

Il capo "da tenere d'occhio" durante le sfilate invernali è sicuramente il soprabito: che sia esso trench, cappotto o mantella, è il pezzo che maggiormente rappresenta la visione di ciascun designer e che racchiude in sé il significato (e la storia) dell'intera collezione.


In particolare, durante le ultime sfilate AI 2011-12, diverse sono state le interpretazioni di quest'indumento e, tra esse, quelle che maggiormente mi hanno colpito son state:


- Versace: bellissimo il taglio della pelle: l'aderenza (quasi surreale) del busto insieme alla svasatura della parte inferiore contribuiscono a richiamare gli anni '70 e riescono a dare al capo un tono più forte, pur mantenendo intatta la femminilità di fondo. Assolutamente azzeccato poi l'utilizzo dei bottoni tondi color vinaccia. In una parola: meraviglioso.


domenica 27 marzo 2011

Siamo al collasso - We're collapsing



Come da titolo: siamo al collasso.

Io vorrei (davvero, vorrei) trattare di fashion week, dell'insano amore che ho per l'azzurro puffo in questo periodo, del (poetico) short movie di Rodarte con Elle Fanning, della voglia che ho di andare in Francia, degli angoli della mia Milano e di parecchi altri argomenti, ma, davvero, non riesco. E il mio "non riesco" non dipende tanto da una mancanza di tempo fisico o dal cosiddetto "blocco dello scrittore" (sono tutto tranne che scrittrice, sia mai), quanto dal fatto che il mondo è al collasso, sotto più punti di vista, e certa gente non sembra nemmeno accorgesene.

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